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Aspirina C 400 Mg Dolori e Sindromi Influenzali 10 Compresse

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rating 5/5 - su 1 opinione

Aspirina C è il tuo alleato contro gli stati febbrili, le sindromi influenzali e i dolori di varia natura. Grazie alla sua formula effervescente, agisce rapidamente, portando sollievo in breve tempo.

Formato: 10 compresse

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Dettagli di Aspirina C 400 Mg Dolori e Sindromi Influenzali 10 Compresse

Il Tuo Scudo Contro I Dolori E La Febbre

Aspirina C è più di un semplice analgesico: è una soluzione completa per combattere i sintomi del raffreddore, la febbre e una varietà di dolori, inclusi quelli mestruali, reumatici e muscolari. La sua formula unica agisce rapidamente, alleviando i sintomi e aiutandoti a riprenderti più velocemente.

A cosa serve Aspirina C 400 mg?

Questo prodotto è ideale per la terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento. È inoltre efficace nel trattamento sintomatico di mal di testa, dolori mestruali, nevralgie, dolori reumatici e muscolari.

Principi attivi di Aspirina C 400 mg

Acido acetilsalicilico 400 mg acido ascorbico (Vitamina C) 240 mg.

Eccipienti

Citrato monosodico sodio bicarbonato sodio carbonato acido citrico anidro.

Posologia

Adulti 1–2 compresse come dose singola, ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4–8 ore fino a 3–4 volte al giorno. Aspirina C deve essere sempre sciolta prima dell’uso (1 compressa in mezzo bicchiere d’acqua). L’uso del prodotto è riservato ai soli pazienti adulti. Utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace ed aumentarlo solo se non è sufficiente ad alleviare i sintomi (dolore e febbre).
Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. I soggetti maggiormente esposti al rischio di effetti indesiderati gravi, che possono usare il farmaco solo se prescritto dal medico, devono seguirne scrupolosamente le istruzioni. Usare il medicinale per il periodo più breve possibile. Non assumere il prodotto per più di 3 - 5 giorni senza il parere del medico. Consultare il medico nel caso in cui i sintomi persistano. Assumere il medicinale preferibilmente dopo i pasti principali o, comunque, a stomaco pieno. Popolazione pediatrica Aspirina compresse e Aspirina compresse effervescenti con vitamina C non sono indicate per l’uso nella popolazione pediatrica.

Gravidanza e allattamento

  • Fertilità: L'acido acetilsalicilico, come altri farmaci inibitori della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, potrebbe interferire con la fertilità. Le donne, specialmente quelle con problemi di fertilità o in fase di indagini sulla fertilità, devono essere informate di questo rischio.
  • Gravidanza: L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può avere effetti negativi sulla gravidanza e sullo sviluppo embrio/fetale. Studi epidemiologici indicano un rischio aumentato di aborto, malformazioni cardiache e gastroschisi con l'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza, con un rischio assoluto di malformazioni cardiache che passa da meno dell'1% a circa l'1,5%. Il rischio aumenta con la dose e la durata del trattamento. Esperimenti su animali hanno mostrato un aumento della perdita pre e post-impianto e della mortalità embrio-fetale, oltre a un aumento delle malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, con l'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico dovrebbe essere somministrato solo se strettamente necessario, con trattamenti brevi e dosi minime. Nel terzo trimestre, gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono causare tossicità cardiopolmonare e disfunzione renale nel feto, e prolungamento del tempo di sanguinamento e inibizione delle contrazioni uterine nella madre, portando a ritardi o prolungamenti del travaglio. Pertanto, l'acido acetilsalicilico è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza.
  • Allattamento: L'uso di acido acetilsalicilico è controindicato durante l'allattamento.

Conservazione

Conservare ad una temperatura inferiore ai 25° C.

Avvertenze

L'acido acetilsalicilico e altri FANS possono scatenare reazioni di ipersensibilità, più rischiose per chi ha già avuto reazioni allergiche o soffre di asma, rinite o orticaria. Questi farmaci sono controindicati in presenza di ulcere o sanguinamenti gastrointestinali, specialmente a dosi elevate o in combinazione con alcol. Sono da usare con cautela in pazienti con problemi di coagulazione, funzionalità renale, cardiaca o epatica compromessa, e non sono adatti a bambini sotto i 16 anni o anziani sopra i 75 anni, specialmente in presenza di infezioni virali a causa del rischio di Sindrome di Reye. Possono interagire con farmaci per la gotta, influenzare la fertilità femminile e non sono raccomandati per chi segue diete a basso contenuto di sodio. È essenziale consultare un medico prima dell'uso, specialmente in caso di interventi chirurgici o necessità di test per il sangue occulto, e verificare la buona conservazione del farmaco.

Interazioni

L'acido acetilsalicilico non deve essere usato con Metotrexato a dosi alte (≥15 mg/settimana) o Warfarin, per il rischio di tossicità e gravi emorragie. È sconsigliato usarlo con antiaggreganti, trombolitici, anticoagulanti, altri FANS, Metotrexato a basse dosi e SSRI, per il rischio aumentato di emorragie e effetti tossici. Richiede cautela e possibile aggiustamento del dosaggio se usato con ACE-inibitori, Acido Valproico, antidiabetici, Digossina, Diuretici, Acetazolamide, Fenitoina, Corticosteroidi, Metoclopramide, Uricosurici e Zafirlukast. L'uso concomitante di Deferoxamina, Levotiroxina, alcool e altri farmaci orali richiede attenzione per i possibili effetti avversi e interazioni.

Effetti indesiderati

Gli effetti collaterali più comuni dell'acido acetilsalicilico riguardano l'apparato gastrointestinale, colpendo circa il 4% dei pazienti, soprattutto quelli a rischio di disturbi gastrointestinali, ma possono essere mitigati assumendo il farmaco a stomaco pieno. La maggior parte degli effetti collaterali dipende dalla dose e dalla durata del trattamento e sono simili a quelli di altri FANS. Si possono verificare problemi emolinfopoietici come prolungamento del tempo di sanguinamento e anemia, disturbi del sistema nervoso come cefalea e capogiro, problemi all'orecchio come tinnito, problemi respiratori come sindrome asmatica e rinite, disturbi cardiaci, congiuntivite, vari problemi gastrointestinali da sanguinamento a ulcere, epatotossicità, reazioni cutanee, problemi renali e urinari, emorragie peri-operatorie e, raramente, shock anafilattico. Inoltre, c'è il rischio di Sindrome di Reye, specialmente nei bambini e adolescenti in seguito a infezioni virali e uso di salicilati, che si manifesta con vomito, alterazioni neurologiche e può essere fatale.

Sovradosaggio

La tossicità da salicilati può derivare da un uso cronico di dosi eccessive o da un sovradosaggio acuto, con rischio di pericolosità per la vita, inclusa l'ingestione accidentale nei bambini. I sintomi del salicilismo cronico, che si manifesta con dosi elevate ripetute, includono capogiro, vertigini, tinnito, sordità, sudorazione, nausea, vomito, cefalea e confusione, e possono essere mitigati riducendo il dosaggio. Concentrazioni plasmatiche di 150-300 mcg/ml causano tinnito, mentre sopra i 300 mcg/ml si riscontrano effetti più gravi. L'intossicazione acuta provoca gravi squilibri acido-base, variabili in base all'età e alla gravità, con acidosi metabolica nei bambini. La gravità dell'avvelenamento non è direttamente proporzionale alla concentrazione plasmatica a causa di possibili ritardi nell'assorbimento. La gestione dell'intossicazione richiede tecniche convenzionali, focalizzate sull'accelerazione dell'escrezione del farmaco e sul ripristino dell'equilibrio elettrolitico e acido-base. I sintomi variano da lievi a gravi, con necessità di interventi specifici come lavanda gastrica, carbone attivo, diuresi alcalina forzata ed emodialisi nei casi più gravi. Alcuni sintomi includono alterazioni respiratorie, cardiovascolari, perdita di liquidi ed elettroliti, alterazioni del metabolismo glucidico, problemi gastrointestinali, ematologici, neurologici, epatici e cutanei. In caso di sovradosaggio, contattare immediatamente un centro antiveleni o l'ospedale più vicino. L'acido acetilsalicilico è dializzabile. Il sovradosaggio di acido ascorbico, presente in Aspirina 400 mg compresse effervescenti con vitamina C, può causare emolisi ossidativa, coagulazione intravascolare disseminata, elevati livelli sierici e urinari di ossalati, depositi di ossalato di calcio, cristalluria e insufficienza renale acuta.

Controindicazioni di Aspirina C 400 mg?

Ipersensibilità ai principi attivi (acido acetilsalicilico e acido ascorbico), ad altri analgesici (antidolorifici) / antipiretici (antifebbrili) / farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti; – ulcera gastroduodenale; • diatesi emorragica; • insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi; • deficit della glucosio -6–fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo); • trattamento concomitante con metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o più) o con warfarin; • anamnesi di asma indotta dalla somministrazione di salicilati o sostanze ad attività simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei; • ultimo trimestre di gravidanza e allattamento; • bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni.

Formato

10 Compresse.

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Scheda tecnica

Formulazione
Compresse

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Aspirina C
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Conveniente.


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