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Voltadvance Go per Dolori di Varia Natura 20 Capsule Molli

047665068

Per il trattamento sintomatico a breve termine dolore da lieve a moderato (quali cefalea, mal di denti, dolori mestruali, dolori reumatici e dolori muscolari).

Formato: 20 capsule molli

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Dettagli di Voltadvance Go per Dolori di Varia Natura 20 Capsule Molli

Combatti il dolore con Voltadvance Go

Voltadvance Go è il tuo partner ideale nella lotta contro una varietà di dolori, che possono includere cefalea, mal di denti, dolori mestruali, dolori reumatici e dolori muscolari

Voltadvance Go capsule molli a base di Diclofenac epolamina, è farmaco  OTC antinfiammatorio non steroideo (FANS), usato per ridurre dolori di varia origine e natura.

A cosa serve Voltadvance Go

  • Ideale per affrontare una gamma diversificata di dolori.
  • Che si tratti di un mal di testa persistente, di un fastidioso mal di denti o di dolori mestruali, Voltadvance Go è la soluzione perfetta per te.

Ideale per

Per chi cerca un antidolorifico affidabile e veloce per affrontare il dolore di tutti i giorni, sia esso muscolare o causato da condizioni come la cefalea o il mal di denti. Voltadvance capsule molli è indicato per il trattamento locale di dolori di varia origine e natura, come dolore alle articolazioni e ai muscoli, mal di schiena, mal di testa e dolori mestruali. 

Modalità d'uso

Assumere 1-3 compresse al giorno ai pasti. Indicato per adulti e adolescenti oltre i 14 anni.

Caratteristiche

Ogni compressa di Voltadvance Go è formulata per fornire un rapido sollievo dal dolore, garantendo allo stesso tempo un effetto di lunga durata.

Principi attivi

Ogni capsula molle contiene diclofenac sotto forma di 30,76 mg di diclofenac epolamina equivalenti a 25 mg di diclofenac potassico.

Eccipienti

Contenuto della capsula: Macrogol 600, Glicerolo anidro, Acqua purificata. Capsula: Gelatina, Glicerolo anidro, Sorbitolo liquido, parzialmente disidratato (E420), Acqua purificata, Idrossipropilbetadex, Sodio idrossido.

Posologia

Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo somministrando la minima dose efficace per la minima durata necessaria per controllare i sintomi.

  • Adulti Se non diversamente prescritto, adulti e adolescenti di età superiore ai 14 anni devono iniziare con 1 capsula molle e continuare successivamente con 1 capsula molle ogni 4 - 6 ore, al bisogno. In ogni caso, non si devono assumere più di 3 capsule molli (equivalenti a 75 mg di diclofenac potassico) nell’arco di 24 ore.
  • VoltadvanceGo deve essere assunto per un breve periodo di tempo. La durata del trattamento deve essere di 3 giorni. Se i sintomi persistono o peggiorano, consultare un medico.
  • Popolazione pediatrica L’uso di VoltadvanceGo non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 14 anni di età.
  • Anziani Non è necessario nessun aggiustamento particolare del dosaggio. In considerazione del profilo di effetti indesiderati possibili, gli anziani devono essere monitorati con particolare attenzione.
  • Danno renale Diclofenac è controindicato nei pazienti con danno renale grave. Non è necessaria nessuna riduzione della dose nei pazienti con funzionalità renale ridotta da lieve a moderata. Si consiglia cautela quando si somministra diclofenac ai pazienti con danno renale da lieve a moderato.
  • Compromissione epatica Diclofenac è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave. Non è necessaria nessuna riduzione della dose nei pazienti con funzionalità epatica da lieve a moderata. Si consiglia cautela quando si somministra diclofenac ai pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata.
  • Modo di somministrazione Le capsule molli devono essere deglutite intere con un sorso d’acqua. La velocità di assorbimento di diclofenac è ridotta quando VoltadvanceGo è assunto con il cibo. Si raccomanda pertanto di non assumere le capsule molli durante o immediatamente dopo i pasti.

Per quanti giorni si può assumere Voltadvance Go?

È importante sottolineare che Voltadvance Go, contenente il principio attivo diclofenac, non dovrebbe essere assunto per più di tre giorni senza il consiglio di un medico. Pertanto, se i sintomi persistono per più di tre giorni nonostante l'uso di Voltadvance Go, è essenziale che tu consulti un medico o un farmacista per discutere le opzioni di trattamento. Ricorda, la tua salute è importante e merita la massima attenzione e cura.

Gravidanza e allattamento

  • Gravidanza L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può determinare effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. I dati degli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto spontaneo e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare aumentava da meno dell’1% fino a un massimo dell’1,5% circa. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di causare un aumento della perdita pre e post-impianto e della mortalità embrio-fetale. Inoltre, è stata segnalata una maggiore incidenza di varie malformazioni, comprese malformazioni cardiovascolari, negli animali trattati con un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo dell'organogenesi. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, diclofenac non deve essere somministrato se non chiaramente necessario. Se diclofenac è usato da una donna che sta cercando di concepire o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere la più bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre: il feto a tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) e a disfunzione renale, che può progredire ad insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, al termine della gravidanza, a un possibile prolungamento del tempo di sanguinamento e ad un effetto anti-aggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse, nonché all’inibizione delle contrazioni uterine con conseguente travaglio ritardato o prolungato. Di conseguenza, VoltadvanceGo è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
  • Allattamento Come altri FANS, diclofenac passa in piccole quantità nel latte materno. Pertanto, diclofenac non deve essere somministrato durante l’allattamento al seno per evitare effetti indesiderati nel neonato.
  • Fertilità Come per altri FANS, l’uso di diclofenac può compromettere la fertilità femminile e non è raccomandato nelle donne che cercano di concepire. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che sono sottoposte a esami diagnostici per l’infertilità, si deve prendere in considerazione la sospensione di diclofenac.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce e dall’umidità.

Controindicazioni

  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.
  • Ulcera gastrica o intestinale attiva, sanguinamento o perforazione;
  • Alterazioni di origine sconosciuta dell’emopoiesi; 
  • Storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale, correlati a una terapia precedente con FANS;
  • Storia di ulcera/emorragia peptica ricorrente (due o più episodi distinti di ulcerazione o sanguinamento accertato);
  • Insufficienza cardiaca congestizia conclamata (classe II-IV dell’NYHA), cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica e/o vasculopatia cerebrale;
  • Ultimo trimestre di gravidanza;
  • Insufficienza epatica, renale o cardiaca grave;
  • Come gli altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), diclofenac è controindicato inoltre nei pazienti nei quali l’acido acetilsalicilico o altri FANS scatenano attacchi di broncospasmo, asma, orticaria o rinite acuta.

Avvertenze

  • Per minimizzare effetti indesiderati, si consiglia la dose minima di VoltadvanceGo. Non abbinarlo ad altri FANS, specialmente nei pazienti anziani e con basso peso. Può dare reazioni allergiche rare, e potrebbe nascondere segni di infezione. Sanguinamento o ulcerazione gastrointestinali sono possibili, e più gravi negli anziani. Usare cautela in pazienti con problemi gastrointestinali. L'uso di agenti protettori può essere benefico. Diclofenac può peggiorare colite ulcerosa o morbo di Crohn.
  • Il diclofenac può aggravare l'insufficienza epatica e causare un aumento degli enzimi epatici. Richiede regolari controlli della funzionalità epatica e interruzione del trattamento in caso di epatopatia. Può scatenare attacchi nei pazienti con porfiria epatica.
  • C'è rischio di ritenzione di fluidi ed edema con diclofenac, soprattutto in caso di insufficienza cardiaca o renale, ipertensione, e in pazienti in terapia con diuretici. Monitoraggio della funzionalità renale è consigliato.
  • Reazioni cutanee gravi sono possibili, soprattutto nelle prime fasi della terapia. Interrompere il farmaco alla prima comparsa di rash cutaneo o altri segni di ipersensibilità.
  • Per pazienti con LES e disturbi misti del tessuto connettivo, esiste un maggior rischio di meningite asettica.
  • Un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi è possibile con l'uso di diclofenac, soprattutto a dosi elevate e a lungo termine.
  • L'uso di diclofenac può precipitare il broncospasmo in pazienti con asma o anamnesi pregressa di asma bronchiale.
  • Durante il trattamento prolungato con diclofenac, monitorare la conta ematica. Il farmaco può inibire l'aggregazione piastrinica.
  • Il medicinale contiene sorbitolo e tracce di sodio. Non è consigliato per pazienti con intolleranza al fruttosio.

Interazioni

  • Le interazioni riportate riguardano l'utilizzo del farmaco diclofenac. Il diclofenac può interagire con vari altri farmaci, alterando i loro effetti o causando effetti collaterali aggiuntivi. Ecco un riassunto di alcune interazioni:
  • Digossina, fenitoina, litio: l'uso simultaneo di diclofenac con questi farmaci può aumentare la concentrazione di questi nel sangue. Si raccomanda di monitorare la concentrazione di questi medicinali nel sangue durante l'uso concomitante.
  • Diuretici e agenti antipertensivi: l'uso simultaneo di diclofenac con questi farmaci può ridurre il loro effetto. Si raccomanda la monitorizzazione della pressione arteriosa e della funzionalità renale durante l'uso concomitante.
  • Altri FANS, corticosteroidi: l'uso simultaneo di diclofenac con questi farmaci può aumentare il rischio di effetti collaterali gastrointestinali.
  • Anticoagulanti, agenti antipiastrinici, SSRI: l'uso simultaneo di diclofenac con questi farmaci può aumentare il rischio di sanguinamento.
  • Antidiabetici: sebbene il diclofenac possa essere usato in combinazione con antidiabetici orali, sono stati segnalati casi isolati di effetti ipo- e iperglicemici. Si raccomanda il monitoraggio del livello di glucosio nel sangue durante l'uso concomitante.
  • Metotressato, tacrolimus, ciclosporina: l'uso simultaneo di diclofenac con questi farmaci può aumentare i loro livelli nel sangue e la loro tossicità.
  • Antibatterici chinolonici: l'uso simultaneo di diclofenac con questi farmaci può portare a convulsioni.
  • Colestipolo, colestiramina: questi farmaci possono ritardare o ridurre l'assorbimento del diclofenac.
  • Glicosidi cardiaci: l'uso simultaneo di diclofenac e glicosidi cardiaci può esacerbare l'insufficienza cardiaca e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi.
  • Mifepristone: i FANS non dovrebbero essere usati per 8-12 giorni dopo l'uso del mifepristone poiché possono ridurre il suo effetto.
  • Potenti inibitori del CYP2C9: l'uso simultaneo di diclofenac con questi farmaci può aumentare significativamente la concentrazione plasmatica di diclofenac.

In conclusione, l'uso del diclofenac può comportare interazioni significative con una varietà di altri farmaci. E' importante discutere con il medico o il farmacista qualsiasi altra terapia in corso prima di iniziare a usare il diclofenac.

Effetti indesiderati

Gli eventi avversi più comunemente osservati riguardano il tratto gastrointestinale. Potrebbero manifestarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento GI, talvolta fatali, in particolare negli anziani. Le reazioni avverse (Tabella 1) sono riportate in ordine di frequenza, le più frequenti per prime, utilizzando la seguente convenzione: molto comune: (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10,000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili. Tabella 1. Elenco tabulare delle reazioni avverse

Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto raro Trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia, anemia (compresa anemia emolitica e aplastica), agranulocitosi
Disturbi del sistema immunitario
Raro Ipersensibilità, reazioni anafilattiche e anafilattoidi (compresi ipotensione e shock) Edema angioneurotico (compreso edema della faccia)
Disturbi psichiatrici
Molto raro Disorientamento, depressione, insonnia, incubi, irritabilità, reazioni psicotiche
Patologie del sistema nervoso
Comune Cefalea, capogiri
Raro Sonnolenza
Molto raro Parestesia, compromissione della memoria, convulsioni, ansia, tremori, meningite asettica, alterazioni del gusto, accidenti cerebrovascolari
Patologie dell’occhio
Molto raro Disturbi della visione, visione offuscata, diplopia
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Comune Vertigini
Molto raro Tinnito, peggioramento dell’udito
Patologie cardiache
Molto raro Palpitazioni, dolore toracico, insufficienza cardiaca, infarto miocardico
Non nota Sindrome di Kounis
Patologie vascolari
Molto raro Ipertensione, vasculite
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Raro Asma (compresa dispnea)
Molto raro Polmonite
Patologie gastrointestinali
Comune Nausea, vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale, flatulenza, anoressia
Raro Gastrite, emorragia gastrointestinale, ematemesi, diarrea emorragica, melena, ulcera gastrointestinale (con o senza sanguinamento o perforazione)
Molto raro Colite (comprese colite emorragica ed esacerbazione di colite ulcerativa o morbo di Crohn), costipazione, stomatite (compresa stomatite ulcerosa), glossite, disturbi esofagei, stenosi intestinale diaframma-simile, pancreatite
Non nota Colite ischemica
Patologie epatobiliari
Non comune Aumento delle transaminasi
Raro Epatite, ittero
Molto raro Insufficienza epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune Eruzione cutanea, prurito
Raro Orticaria
Molto raro Eruzioni bollose, eczema, eritema, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), dermatite esfoliativa, alopecia, reazione di fotosensibilità, porpora, porpora allergica
Patologie renali e urinarie
Molto raro Insufficienza renale acuta, ematuria, proteinuria, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale, necrosi papillare renale.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Raro Edema

Sperimentazioni cliniche e dati epidemiologici indicano in modo coerente un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto miocardico od ictus) associati all’uso di diclofenac, soprattutto ad alte dosi (150 mg/die) e al trattamento a lungo termine.

Sovradosaggio

  • Sintomi Non esiste nessun quadro clinico tipico conseguente al sovradosaggio di diclofenac. Il sovradosaggio può causare sintomi quali nausea, vomito, emorragia gastrointestinale, diarrea, cefalea, capogiri, sonnolenza, tinnito, incoscienza o convulsioni. In caso di avvelenamento significativo, sono possibili insufficienza renale acuta e danno del fegato. Potrebbero inoltre verificarsi ipotensione, depressione respiratoria e cianosi.
  • Misure terapeutiche La gestione dell’avvelenamento acuto da FANS, compreso diclofenac, consiste essenzialmente in misure di supporto e trattamento sintomatico, che devono essere adottati per complicazioni quali ipotensione, insufficienza renale, convulsioni, disturbo gastrointestinale e depressione respiratoria. Terapie specifiche, come diuresi forzata, dialisi o emoperfusione non sono probabilmente di aiuto nell'eliminare i FANS, incluso il diclofenac, a causa del loro forte legame alle proteine plasmatiche e del loro elevato metabolismo. Dopo l'ingestione di un sovradosaggio potenzialmente tossico si può considerare l’utilizzo di carbone attivo, mentre dopo l'ingestione di un sovradosaggio potenzialmente pericoloso per la vita si può considerare uno svuotamento gastrico (ad es. vomito, lavanda gastrica).

Effetti su guida veicoli e su uso macchinari

In genere non ci sono effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari con la bassa dose raccomandata e la breve durata del trattamento. I pazienti che manifestano disturbi visivi, capogiri, vertigini, sonnolenza o altri disturbi del sistema nervoso centrale durante l’uso di diclofenac, devono astenersi dal guidare e usare macchinari.

Formato

20 capsule molli.

047665068

Scheda tecnica

Formulazione
Capsule

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