Buscofen 200 Mg Ibuprofene Per Dolori Mestruali 12 Capsule Molli
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Ibuprofene Doc è utile nel trattamento di dolori di varia origine e natura: mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori muscolari e osteoarticolari, dolori mestruali.
Formato: 12 compresse
Ibuprofene Doc è il tuo alleato sicuro ed efficace per combattere diversi tipi di dolore. Sia che tu stia affrontando un mal di testa debilitante, un dolore pulsante ai denti o un disagio muscolare persistente, questo potente analgesico e antipiretico ti fornirà un sollievo rapido e duraturo. La sua formula ben bilanciata agisce direttamente sulla fonte del dolore, riducendo l'infiammazione e alleviando i sintomi in modo efficiente.
L'Ibuprofene è progettato per alleviare il dolore e ridurre la febbre. È particolarmente efficace nel trattamento di mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori muscolari e osteoarticolari, nonché dolori mestruali. La sua azione analgesica agisce rapidamente, offrendo sollievo immediato e aiutandoti a tornare alle tue attività quotidiane senza disagio.
Ogni compressa rivestita con film contiene 400 mg di ibuprofene.
Nucleo della compressa: amido di mais, amido pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: derivato di cellulosa/poliossil 40 stearato, ipromellosa, titanio diossido, propilenglicole, macrogol 8000.
Posologia La dose efficace più bassa deve essere usata per il periodo più breve necessario ad alleviare i sintomi.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
È necessaria cautela in pazienti affetti da alcune condizioni, che possono peggiorare: • disturbi congeniti del metabolismo della porfirina (per es. porfiria acuta intermittente); • Lupus Eritematoso Sistemico e malattia del tessuto connettivo mista - aumentato rischio di meningite asettica; • direttamente dopo chirurgia maggiore; • in pazienti che reagiscono in maniera allergica ad altre sostanze, poiché esiste per loro un aumento del rischio di reazioni di ipersensibilità anche con l’uso di IBUPROFENE DOC; • in pazienti che soffrono di febbre da fieno, polipi nasali o patologie respiratorie ostruttive croniche poiché esiste per loro un aumento del rischio di reazioni allergiche. Queste possono manifestarsi come attacchi di asma (cosiddetta asma da analgesici), edema di Quincke od orticaria. L’uso di IBUPROFENE DOC in concomitanza di altri FANS, inclusi inibitori selettivi della ciclossigenasi-2 (COX-2), deve essere evitato a causa di un incremento del rischio di ulcerazione o sanguinamento. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Mascheramento dei sintomi di infezioni sottostanti IBUPROFENE DOC può mascherare i sintomi di infezione, cosa che potrebbe ritardare l’avvio di un trattamento adeguato e peggiorare pertanto l’esito dell’infezione. Ciò è stato osservato nella polmonite batterica acquisita in comunità e nelle complicanze batteriche della varicella. Quando IBUPROFENE DOC è somministrato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlati a infezione, è consigliato il monitoraggio dell’infezione. In contesti non ospedalieri, il paziente deve rivolgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano. Anziani I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state segnalate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. Per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali deve essere preso in considerazione l’uso concomitante di agenti gastroprotettori (misoprostolo o inibitori della pompa protonica). Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono contemporaneamente farmaci che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) o agenti antiaggreganti piastrinici come l’acido acetilsalicilico. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono IBUPROFENE DOC il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Studi clinici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (per esempio ≤1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (II-III classe NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazione deve essere esercitata anche prima di avviare al trattamento a lungo termine i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (p.es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg/die) di ibuprofene. Gravi reazioni cutanee Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state segnalate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio, l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. È stata segnalata pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali contenenti ibuprofene. Il trattamento con IBUPROFENE DOC deve essere interrotto alla prima comparsa di segni e sintomi di gravi reazioni cutanee come eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. In casi eccezionali, la varicella può essere all’origine di gravi complicazioni cutanee e infettive dei tessuti molli. Finora, il contributo dei FANS nel peggioramento di queste infezioni non può essere escluso. Pertanto, si consiglia di evitare l’uso di IBUPROFENE DOC in caso di varicella. Effetti renali Quando si inizia un trattamento con ibuprofene deve essere prestata cautela ai pazienti con una disidratazione considerevole. L’utilizzo a lungo termine di ibuprofene, come con altri FANS, ha portato a necrosi papillare renale ed altre alterazioni patologiche renali. In generale, l’uso abituale di analgesici, soprattutto delle associazioni di diversi principi attivi analgesici, può portare a lesioni renali permanenti, con rischio di insorgenza di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Questo rischio può aumentare in caso di sforzo fisico associato a perdita di sali e disidratazione. Pertanto tale condizione deve essere evitata. È stata riscontrata tossicità renale in pazienti nei quali le prostaglandine renali hanno un ruolo compensatorio nel mantenimento della perfusione renale. La somministrazione di FANS in questi pazienti può comportare una riduzione dose-dipendente della formazione delle prostaglandine e, come effetto secondario, del flusso sanguigno renale. Ciò può condurre velocemente a scompenso renale. I pazienti più a rischio di queste reazioni sono quelli con funzionalità renale ridotta, scompenso cardiaco, disfunzioni epatiche, anziani e tutti quei pazienti che prendono diuretici e ACE inibitori. La sospensione della terapia con FANS solitamente viene seguita dal recupero dello stato di pretrattamento. In caso di impiego prolungato sorvegliare la funzionalità renale, particolarmente in caso di lupus eritematoso diffuso. Nei bambini e negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalità renale. Disturbi respiratori IBUPROFENE DOC deve essere prescritto con cautela in pazienti con asma bronchiale o malattie allergiche in atto o pregresse perché potrebbe insorgere broncospasmo. Lo stesso dicasi per quei soggetti che hanno manifestato broncospasmo dopo l'impiego di aspirina o altri FANS. Reazioni di ipersensibilità Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei possono causare reazioni di ipersensibilità, potenzialmente gravi (reazioni anafilattoidi), anche in soggetti non precedentemente esposti a questo tipo di farmaci. Il rischio di reazioni di ipersensibilità dopo assunzione di ibuprofene è maggiore nei soggetti che abbiano presentato tali reazioni dopo l’uso di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei e nei soggetti con iperreattività bronchiale (asma), poliposi nasale o precedenti episodi di angioedema (vedere sezioni 4.3 e 4.8). Funzionalità cardiaca, renale ed epatica ridotta Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti con funzionalità cardiaca, epatica o renale ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specialmente in caso di trattamento prolungato. Effetti ematologici Ibuprofene, come altri FANS, può inibire l’aggregazione piastrinica e ha dato evidenza di prolungare il tempo di sanguinamento in soggetti sani. Pertanto si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti con disturbi della coagulazione o in terapia con anticoagulanti. Meningite asettica In rare occasioni in pazienti in trattamento con ibuprofene è stata osservata meningite asettica. Sebbene sia più probabile che questa si verifichi in pazienti con lupus eritematoso sistemico e patologie del tessuto connettivo collegate, è stata osservata anche in pazienti i quali non manifestavano patologie croniche concomitanti. Essendosi rilevate alterazioni oculari nel corso di studi su animali con farmaci antinfiammatori non steroidei, si raccomanda, in caso di trattamenti prolungati, di effettuare periodici controlli oftalmologici. L’uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per la cefalea può peggiorarla. Se questa situazione si manifesta o si sospetta, si deve chiedere consiglio al medico e il trattamento deve essere interrotto. La diagnosi di cefalea da abuso di farmaci (MOH) deve essere sospettata in pazienti che hanno cefalea frequente o giornaliera nonostante (o a causa di) uso regolare di medicinali per la cefalea. In seguito a consumo concomitante di alcol gli effetti indesiderati correlati al principio attivo, specialmente quelli che riguardano il tratto gastrointestinale o il sistema nervoso centrale, possono aumentare durante l’uso di FANS. Compromissione della fertilità L’uso di IBUPROFENE DOC, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della ciclossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione di IBUPROFENE DOC dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Ibuprofene (come altri FANS) non deve essere usato in associazione con: - acido acetilsalicilico: la somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non è generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l’ibuprofene può inibire competitivamente l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezza riguardanti l’estrapolazione di questi dati alla situazione clinica, non si può escludere la possibilità che l’uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l’effetto cardioprotettivo dell’acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante è considerato probabile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene. Questa interazione può ridurre l’effetto desiderato di protezione cardiovascolare dell’acido acetilsalicilico. Pertanto l’ibuprofene deve essere usato solo con particolare cautela nei pazienti trattati con acido acetilsalicilico per l’inibizione dell’aggregazione piastrinica. - altri FANS inclusi i salicilati > 100 mg/die: queste sostanze possono far aumentare il rischio di reazioni avverse a carico del tratto gastrointestinale. È comunque opportuno non associare ibuprofene con altri FANS. Con ibuprofene devono essere evitate le seguenti associazioni: - anticoagulanti (dicumarolici): i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin. È opportuno monitorare i pazienti in trattamento con cumarinici. Gli studi sperimentali mostrano che ibuprofene rafforza gli effetti di warfarin sul tempo di sanguinamento. I FANS e i dicumarolici vengono metabolizzati dallo stesso enzima CYP2C9. - agenti antiaggreganti: i FANS non devono essere associati ad agenti antipiastrinici come la ticlopidina a causa dell’inibizione additiva della funzione piastrinica (vedere sotto). - metotrexato: i FANS possono inibire la secrezione tubulare del metotrexato e ridurne la c|earance con conseguente aumento del rischio di tossicità; di conseguenza, in caso di trattamento con metotrexato a dosi elevate si deve sempre evitare di prescrivere FANS (vedere sotto). - glicosidi cardiaci: i FANS possono esacerbare lo scompenso cardiaco, ridurre il tasso della filtrazione glomerulare e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi cardiaci. - inibitori della Cox-2: l’uso concomitante con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, deve essere evitato per potenziale effetto additivo. - estratti vegetali: Ginkgo Biloba può aumentare il rischio di sanguinamento in associazione a FANS. - mifepristone: a causa delle proprietà anti-prostaglandiniche dei FANS può teoricamente determinarsi una diminuzione nell’efficacia del medicinale. L’evidenza limitata suggerisce che la co-somministrazione di FANS nel giorno di somministrazione delle prostaglandine non influenza negativamente gli effetti del mifepristone o della prostaglandina sulla maturazione cervicale o sulla contrattilità uterina e non riduce l’efficacia clinica del medicinale sull’interruzione di gravidanza. - solfaniluree: i FANS possono aumentare l’effetto delle solfaniluree. Sono stati segnalati rari casi di ipoglicemia in pazienti in trattamento con solfaniluree che assumevano ibuprofene. - zidovudina: aumento del rischio di tossicità ematica in caso di cosomministrazione con FANS. C’è evidenza di un aumento del rischio di emartrosi e di ematoma in pazienti emofiliaci affetti da HIV in contemporaneo trattamento con Zidovudina ed altri FANS. Le seguenti associazioni con ibuprofene possono richiedere un aggiustamento della dose: - aminoglicosidi: i FANS possono diminuire l’escrezione degli aminoglicosidi. - litio: la somministrazione contemporanea di litio e FANS provoca aumento dei livelli plasmatici di litio per ridotta eliminazione, con possibilità di raggiungimento della soglia tossica. Qualora tale associazione sia necessaria si deve monitorare la litiemia, allo scopo di adattare la posologia del litio durante il trattamento contemporaneo con ibuprofene. - diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II: i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. I diuretici possono anche aumentare il rischio di nefrotossicità associata ai FANS. - in alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o anziani) la cosomministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono IBUPROFENE DOC in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, tale combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. - i pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante e, periodicamente, da allora in poi. - betabloccanti: i FANS contrastano l’effetto antipertensivo degli agenti che bloccano i beta-adrenorecettori. - inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale; Il meccanismo può essere legato ad una riduzione dell’uptake della serotonina nelle piastrine. - ciclosporine: si ritiene che la somministrazione concomitante con i FANS aumenti il rischio di nefrotossicità dovuta ad una ridotta sintesi di prostaciclina nel rene. Di conseguenza, in caso di trattamento di associazione, la funzione renale deve essere monitorata da vicino. - captopril: studi sperimentali indicano che ibuprofene contrasta l’effetto di captopril sull’escrezione di sodio. - colestiramina: la concomitante somministrazione di ibuprofene e colestiramina può ridurre l’assorbimento dell’ibuprofene (25%) a livello del tratto gastrointestinale. Questi medicinali devono essere somministrati ad un intervallo di almeno 2 ore. - tiazidici, preparazioni tiazide-correlate e diuretici dell’ansa: i FANS possono contrastare l’effetto diuretico di furosemide e bumetanide, probabilmente tramite inibizione della sintesi delle prostaglandine. Possono inoltre contrastare l’effetto antipertensivo dei tiazidici. - tacrolimus: si ritiene che la somministrazione concomitante con i FANS e tacrolimus sia in grado di aumentare il rischio di nefrotossicità dovuta ad una ridotta sintesi di prostaciclina nel rene. Di conseguenza, in caso di trattamento di associazione, la funzione renale deve essere monitorata da vicino.- metotrexato: il rischio di una potenziale interazione tra un FANS e il metotrexato deve essere tenuto in considerazione anche in relazione ad un trattamento con metotrexato a basse dosi, in particolare nei pazienti con compromissione renale. Quando viene somministrato il trattamento di associazione, si deve monitorare la funzione renale. Si deve esercitare cautela quando sia il FANS che il metotrexato vengono somministrati nell’arco di 24 ore, poiché i livelli plasmatici di metotrexato possono aumentare, causando un aumento della tossicità (vedere sopra). - corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale. - medicinali antipiastrinici: aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere sopra). - antibiotici chinolonici: dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associato con gli antibiotici chinolonici. I pazienti che prendono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convulsioni. - ritonavir: è possibile un aumento della concentrazione dei FANS. - probenecid: rallenta l’escrezione dei FANS, con possibile aumento delle loro concentrazioni plasmatiche. - inibitori del CYP2C9: la somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 può aumentare l’esposizione all’ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si è osservata una aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene da approssimativamente l’8O% al 100%. Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando si somministrano concomitantemente forti inibitori del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibuprofene vengono somministrate con voriconazolo o fluconazolo. Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.
Gli effetti indesiderati osservati con ibuprofene sono generalmente comuni agli altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei. Patologie gastrointestinali: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, particolarmente negli anziani. La perforazione gastrointestinale con l’uso di ibuprofene è stata osservata raramente. Dopo somministrazione di IBUPROFENE DOC sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore epigastrico, pirosi gastrica, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Molto raramente sono state osservate anche pancreatiti esofagiti e formazione di restringimenti intestinali. Il paziente deve essere istruito a sospendere il medicinale e a recarsi dal medico immediatamente se si manifesta dolore grave all’addome superiore o melena o ematemesi. Disturbi del sistema immunitario: in seguito a trattamento con FANS sono state segnalate reazioni di ipersensibilità. Queste possono consistere di a) reazione allergica non-specifica e anafilassi, b) reazioni a carico del tratto respiratorio comprendenti asma, anche grave, broncospasmo o dispnea o c) diversi disturbi a carico della cute, comprendenti eruzioni cutanee di vario tipo, prurito, orticaria, porpora, angioedema e, più raramente, dermatiti esfoliative e bollose (inclusi sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica ed eritema multiforme). Molto raramente: gravi reazioni di ipersensibilità generale. I sintomi potrebbero essere: gonfiore del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione (angioedema o shock grave). Se si manifesta uno dei questi sintomi, cosa che può avvenire anche al primo utilizzo, è necessaria l’assistenza immediata di un medico. Patologie cardiache e vascolari: in associazione a trattamento con FANS sono stati riportati edema, affaticamento, ipertensione e insufficienza cardiaca, vasculite. Studi clinici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Patologie del sistema emolinfopoietico: leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia aplastica e anemia emolitica. I primi segni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali della bocca, sintomi simil-influenzali, grave esaurimento, sanguinamento e contusione inspiegabile. In questi casi si deve consigliare al paziente di interrompere immediatamente il medicinale, di evitare qualsiasi farmaco di automedicazione contenente analgesici o antipiretici e di consultare il medico. Nella terapia a lungo termine deve essere eseguita regolarmente la conta ematica. Molto raramente: pancitopenia. Disturbi psichiatrici: insonnia, ansietà, depressione, stato confusionale, allucinazioni, reazioni psicotiche. Patologie del sistema nervoso: mal di testa, parestesia, capogiro, sonnolenza, neurite ottica, insonnia, agitazione, irritabilità o stanchezza. Infezioni e infestazioni: rinite e meningite asettica (specialmente in pazienti con preesistenti disordini autoimmuni, come lupus eriternatoso sistemico e connettivite mista) con sintomi di rigidità nucale, mal di testa, nausea, vomito, febbre o disorientamento. Se si manifestano segni di un’infezione o questa peggiora durate l’uso di IBUPROFENE DOC, si raccomanda al paziente di recarsi dal medico senza indugio. Devono essere svolti esami per verificare se ciò sia un’indicazione di una terapia antinfettiva/antibiotica. Patologie dell’apparato respiratorio: broncospasmo, dispnea, apnea, asma. Patologie dell’occhio: rari casi di alterazione oculare con conseguenti disturbi visivi, neuropatia ottica tossica.Patologie dell’orecchio e del labirinto: udito compromesso, tinnito, vertigine. Patologie epatobiliari: compromissione della funzionalità epatica, insufficienza epatica, epatite e ittero, danno epatico, lesione epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) (frequenza non nota), eruzioni cutanee, prurito, porpora, angioedema, reazioni bollose, incluse sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto rara), eritema multiforme, reazioni di fotosensibilità (frequenza non nota) e alopecia. In casi eccezionali durante un’infezione di varicella possono verificarsi gravi infezioni della pelle e complicazioni dei tessuti molli (vedere anche “Infezioni e infestazioni”). Patologie renali e urinarie: compromissione della funzione renale e nefropatia tossica in varie forme, incluse nefrite interstiziale, sindrome nefrotica ed insufficienza renale. Raramente possono anche verificarsi danni tissutali renali (necrosi papillare) e concentrazioni elevate di acido urico nel sangue. Molto raramente: formazione di edemi, in particolare in pazienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale che possono essere accompagnati da insufficienza renale acuta. La funzione renale deve essere pertanto monitorata regolarmente. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: malessere, affaticamento e edema.
Negli adolescenti e negli adulti l’effetto di risposta alla dose non è chiaramente definito nel sovradosaggio. L’emivita nel sovradosaggio è di 1,5 - 3 ore.
IBUPROFENE DOC compromette la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. In seguito all’assunzione di ibuprofene è possibile la comparsa di effetti indesiderati come capogiro, sonnolenza, affaticamento e disturbi della vista. Ciò deve essere preso in considerazione quando si richiede una maggiore vigilanza come ad esempio quando si guida una macchina o si usano macchinari.
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Di seguito una tabella riepilogativa:
PROVINCIA | ZONA | C.A.P. |
---|---|---|
AG | Isole minori | 92010 |
CA | Isole minori | 09014 |
FG | Isole minori | 71040 |
FG | Isole minori | 71100 |
GR | Isole minori | 58012 |
LI | Isole minori | dal 57030 al 57039 |
LT | Isole minori | 04020 |
LT | Isole minori | 04027 |
ME | Isole minori | 98050 |
ME | Isole minori | 98055 |
NA | Isole minori | dal 80070 a 80071 |
NA | Isole minori | dal 80073 a 80077 |
NA | Isole minori | 80079 |
PA | Isole minori | 90010 |
SS | Isole minori | 07046 |
SS | Isole minori | 07024 |
SU | Isole minori | 09011 |
SU | Isole minori | 09017 |
TP | Isole minori | 91010 |
TP | Isole minori | 91017 |
TP | Isole minori | 91023 |
VE | Laguna e isole minori | 30100 |
VE | Laguna e isole minori | dal 30121 al 30126 |
VE | Laguna e isole minori | dal 30132 al 30135 |
VE | Laguna e isole minori | dal 30141 al 30142 |
VE | Laguna e isole minori | 30173 |
Il contrassegno ha un costo aggiuntivo in fase di ordine di 6,00€. Il pagamento avverrà all'atto della ricezione della merce. Raccomandiamo di preparare l'importo esatto indicato nella e-mail di avviso della spedizione in quanto il corriere non può dare resto. Se non sarà il Cliente a ricevere la merce si ricorda di dare istruzioni ad un incaricato e di lasciargli l'importo necessario.
In caso di rifiuto del pacco a prodotto già spedito Farmadea si riserva di chiedere il risarcimento per i costi sostenuti, pari a €20,00+IVA per spese di consegna, giacenza e ritorno.
Per la spedizione di singoli prodotti particolarmente ingombranti (es.: passeggini speciali o lettini) o quantità considerevoli di prodotti poco ingombranti e dal costo contenuto, ci riserviamo la facoltà di richiedere un costo supplementare di spedizione comunque indicato prima dell'accettazione dell'ordine. Per maggiori informazioni sul costo delle spedizioni nel resto del mondo o dubbi invitiamo a contattare il nostro Servizio Clienti via mail all'indirizzo o tramite il form di contatto online.
L'elevata automazione delle procedure di lavorazione, spedizione e consegna dei prodotti ordinati, ci consente di fare arrivare al proprio indirizzo quanto è stato ordinato in tempi molto brevi calcolabili scorrendo le nostre procedure di lavorazione.
I prodotti acquistati sul Sito verranno consegnati all’indirizzo indicato dal Cliente durante la procedura d’acquisto nell’apposito campo dei dati di spedizione. Tutti gli acquisti verranno consegnati mediante corriere espresso SDA o GLS (di seguito, “Corriere”) dal lunedì al venerdì, esclusi festivi e feste nazionali. Farmadea non è responsabile per ritardi non prevedibili o non imputabili ad essa.
Una volta spediti i prodotti, il Cliente riceverà un’e-mail di conferma in cui sarà incluso un link a cui fare riferimento per il tracciamento della spedizione.
Salvo in casi di forza maggiore o caso fortuito, i prodotti ordinati saranno consegnati entro un termine di 24-72 ore lavorative a decorrere dal giorno in cui il Cliente abbia ricevuto apposita e-mail di conferma d’ordine.
Servizi di consegna attivi in Italia: SDA/GLS. Il servizio prevede due tentativi di consegna presso l’indirizzo indicato al momento dell’ordine. Dopo ogni passaggio verrà lasciato un avviso. Qualora il tentativo a consegnare l’ordine non andasse a buon fine, verrà inviata una comunicazione via e-mail/SMS per concordare una nuova data di consegna. Se fosse più comodo, si potrà richiedere il ritiro presso la filiale del corriere più vicina. Qualora non fosse rintracciabile o risultasse assente, la merce andrà in giacenza presso la filiale più vicina, dove rimarrà per ulteriori 7 giorni lavorativi compreso il sabato in attesa delle disposizioni del Cliente. Se non fosse possibile contattare il corriere da parte del cliente nei tempi e con le modalità previste nell'avviso, il pacco ci verrà restituito con conseguente annullamento dell'ordine. In questo caso saremo costretti ad addebitarti le spese vive di spedizione.
Servizi di consegna attivi all’Estero
Le spedizioni all’estero potranno avvenire con corrieri diversi a seconda del Paese di destinazione, in modo da assicurare al Cliente la migliore tariffa disponibile. Il corriere di preferenza per le spedizioni estere è UPS.
Paesi in cui il servizio è attivo con i relativi costi:
PAESE | COSTO SPEDIZIONE |
---|---|
Andorra | € 42 |
Austria | € 14 |
Azzorre - Madeira | € 115 |
Baleari (Spagna) | € 80 |
Belgio | € 13 |
Bosnia and Herz. | € 19,25 |
Bulgaria | € 23 |
Cipro | € 48 |
Corsica (Francia) | € 130 |
Croazia | € 19 |
Danimarca | € 15 |
Estonia | € 23 |
Finlandia | € 24 |
Francia | € 16 |
Germania | € 13 |
Gran Bretagna | € 18 |
Grecia | € 24 |
Grecia isole | € 125 |
Irlanda | € 24 |
Isole Canarie | € 39 |
Isole del Canale | € 40 |
Isole Minori e Channel Island (UK) | € 81 |
Lettonia | € 24 |
Liechtenstein | € 39 |
Lituania | € 24 |
Lussemburgo | € 15 |
Madera | € 32 |
Malta | € 24 |
Montenegro | € 42 |
Norvegia | € 39 |
Olanda | € 15 |
Polonia | € 16 |
Portogallo | € 20 |
Principato di Monaco | € 19 |
Regno Unito | € 19 |
Rep. Ceca | € 15 |
Romania | € 22 |
Serbia | € 17 |
Slovacchia | € 15 |
Slovenia | € 15 |
Spagna | € 17 |
Svezia | € 24 |
Svizzera | € 20 |
Tel Aviv | € 61 |
Turchia | € 52 |
Ungheria | € 15 |
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