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FlectorGo 25mg per Mal di Denti e Cefalea 20 Capsule Molli Ibsa - 1
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FlectorGo 25mg per Mal di Denti e Cefalea 20 Capsule Molli

044608065
rating 5/5 - su 1 opinione

FlectorGo è un trattamento sintomatico a breve termine di dolore da lieve a moderato (quali cefalea, mal di denti, dolori mestruali, dolori reumatici e dolori muscolari).

Formato: 20 capsule

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Dettagli di FlectorGo 25mg per Mal di Denti e Cefalea 20 Capsule Molli

FlectorGo - Il Tuo Salvagente Dal Dolore

FlectorGo è studiato per agire direttamente sulla causa del tuo dolore, offrendoti un sollievo veloce ed efficace. Grazie alla sua formulazione unica, riesce ad agire in modo mirato sulle tue problematiche di dolore.

A cosa serve FlectorGo

FlectorGo serve a trattare sintomaticamente il dolore da lieve a moderato. È ideale per chi soffre di cefalea, mal di denti, dolori mestruali, dolori reumatici e dolori muscolari.

FlectorGo è Ideale per

È perfetto per adulti e adolescenti che cercano un trattamento efficace per i loro dolori quotidiani.

Principi attivi di  FlectorGo

Ogni capsula molle contiene diclofenac sotto forma di 30,76 mg di diclofenac epolamina equivalenti a 25 mg di diclofenac potassico.

Eccipienti

Contenuto della capsula: Macrogol 600 Glicerolo anidro Acqua purificata Capsula: Gelatina Glicerolo anidro Sorbitolo liquido, parzialmente disidratato (E420) Acqua purificata Idrossipropilbetadex Sodio idrossido

Posologia

Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo somministrando la minima dose efficace per la minima durata necessaria per controllare i sintomi.

Se non diversamente prescritto, adulti e adolescenti di età superiore ai 14 anni devono iniziare con 1 capsula molle e continuare successivamente con 1 capsula molle ogni 4 - 6 ore, al bisogno. In ogni caso, non si devono assumere più di 3 capsule molli (equivalenti a 75 mg di diclofenac potassico) nell’arco di 24 ore.

FlectorGo deve essere assunto per un breve periodo di tempo. La durata del trattamento deve essere di 3 giorni. Se i sintomi persistono o peggiorano, consultare un medico.

  • Popolazione pediatrica: L’uso di FlectorGo non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 14 anni di età.
  • Anziani: Non è necessario nessun aggiustamento particolare del dosaggio. In considerazione del profilo di effetti indesiderati possibili, gli anziani devono essere monitorati con particolare attenzione.
  • Danno renale: Diclofenac è controindicato nei pazienti con danno renale grave. Non è necessaria nessuna riduzione della dose nei pazienti con funzionalità renale ridotta da lieve a moderata. Si consiglia cautela quando si somministra diclofenac ai pazienti con danno renale da lieve a moderato.
  • Compromissione epatica: Diclofenac è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave. Non è necessaria nessuna riduzione della dose nei pazienti con funzionalità epatica da lieve a moderata. Si consiglia cautela quando si somministra diclofenac ai pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata.

Modo di somministrazione: Le capsule molli devono essere deglutite intere con un sorso d’acqua. La velocità di assorbimento di diclofenac è ridotta quando FLECTORGO è assunto con il cibo. Si raccomanda pertanto di non assumere le capsule molli durante o immediatamente dopo i pasti.

Gravidanza e allattamento

  • Gravidanza: L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può determinare effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. I dati degli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto spontaneo e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare aumentava da meno dell’1% fino a un massimo dell’1,5% circa. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di causare un aumento della perdita pre e post-impianto e della mortalità embrio-fetale. Inoltre, è stata segnalata una maggiore incidenza di varie malformazioni, comprese malformazioni cardiovascolari, negli animali trattati con un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo dell'organogenesi. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, diclofenac non deve essere somministrato se non chiaramente necessario. Se diclofenac è usato da una donna che sta cercando di concepire o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere la più bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre: 
  • Il feto a tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) e a disfunzione renale, che può progredire ad insufficienza renale con oligo-idroamnios;
  • La madre e il neonato, al termine della gravidanza, a un possibile prolungamento del tempo di sanguinamento e ad un effetto anti-aggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse, nonché all’inibizione delle contrazioni uterine con conseguente travaglio ritardato o prolungato. Di conseguenza, FLECTORGO è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
  • Allattamento: Come altri FANS, diclofenac passa in piccole quantità nel latte materno. Pertanto, diclofenac non deve essere somministrato durante l’allattamento al seno per evitare effetti indesiderati nel neonato.
  • Fertilità: Come per altri FANS, l’uso di diclofenac può compromettere la fertilità femminile e non è raccomandato nelle donne che cercano di concepire. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che sono sottoposte a esami diagnostici per l’infertilità, si deve prendere in considerazione la sospensione di diclofenac.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce e dall’umidità.

Controindicazioni di FlectorGo

  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati;
  • Ulcera gastrica o intestinale attiva, sanguinamento o perforazione;
  • Alterazioni di origine sconosciuta dell’emopoiesi; 
  • Storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale, correlati a una terapia precedente con FANS;
  • Storia di ulcera/emorragia peptica ricorrente (due o più episodi distinti di ulcerazione o sanguinamento accertato);
  • Insufficienza cardiaca congestizia conclamata (classe II-IV dell’NYHA), cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica e/o vasculopatia cerebrale;
  • Ultimo trimestre di gravidanza;
  • Insufficienza epatica, renale o cardiaca grave.
  • Come gli altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), diclofenac è controindicato inoltre nei pazienti nei quali l’acido acetilsalicilico o altri FANS scatenano attacchi di broncospasmo, asma, orticaria o rinite acuta.

Avvertenze

  • Si sottolinea l'importanza di usare la minima dose efficace per ridurre gli effetti collaterali e si avverte contro l'uso concomitante con altri FANS, inclusi gli inibitori della COX-2. Si raccomanda cautela negli anziani, in particolare nei pazienti fragili o con basso peso corporeo.
  • Gli effetti collaterali possono includere reazioni allergiche, anche gravi come la sindrome di Kounis, che può causare infarto miocardico. Il diclofenac può mascherare i segni di infezione e causare problemi gastrointestinali come sanguinamento, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali. Questi rischi sono maggiori negli anziani. Si raccomanda l'uso di agenti protettori per ridurre il rischio di tossicità gastrointestinale in pazienti a rischio.
  • Per quanto riguarda gli effetti epatici, il diclofenac può esacerbare l'insufficienza epatica e aumentare i valori degli enzimi epatici, quindi è necessario un monitoraggio regolare. Si deve interrompere il trattamento in caso di anomalie persistenti della funzione epatica o sintomi di epatopatia.
  • In termini di effetti renali, il diclofenac può causare ritenzione di fluidi ed edema, specialmente in pazienti con insufficienza cardiaca o renale, ipertensione, o in trattamento con diuretici o altri farmaci che influenzano la funzionalità renale.
  • Si avvertono inoltre gravi reazioni cutanee, alcune fatali, come la dermatite esfoliativa, la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica, che possono verificarsi principalmente nelle prime fasi del trattamento.
  • Per i pazienti con lupus eritematoso sistemico o disturbi misti del tessuto connettivo, c'è un rischio maggiore di meningite asettica. Inoltre, il diclofenac può aumentare il rischio di eventi trombotici arteriosi, specialmente a dosi elevate e trattamenti a lungo termine.
  • Si raccomanda cautela in pazienti con asma, allergie o disturbi respiratori, poiché il diclofenac può esacerbare questi problemi. Durante trattamenti prolungati, si consiglia il monitoraggio della conta ematica, poiché il farmaco può influenzare l'aggregazione piastrinica.
  • Infine, il medicinale contiene sorbitolo, il cui effetto additivo con altri medicinali o con l'assunzione giornaliera di sorbitolo o fruttosio deve essere considerato. Contiene anche una quantità trascurabile di sodio.

Interazioni

  • Digossina, Fenitoina, Litio: Il loro uso insieme a FLECTORGO può aumentare le concentrazioni di questi farmaci nel sangue. È necessario monitorare le concentrazioni sieriche di litio, digossina e fenitoina.
  • Diuretici e Agenti Antipertensivi: L'uso concomitante di diclofenac può ridurre l'effetto antipertensivo di questi farmaci. Si raccomanda cautela, monitoraggio della pressione arteriosa e della funzionalità renale, specialmente in pazienti anziani e in quelli trattati con diuretici e inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) a causa del rischio di nefrotossicità.
  • Farmaci Risparmiatori di Potassio: Può aumentare i livelli di potassio sierico, richiedendo un frequente monitoraggio.
  • Altri FANS e Corticosteroidi: La somministrazione concomitante con diclofenac può aumentare il rischio di effetti indesiderati gastrointestinali come ulcere e sanguinamento.
  • Anticoagulanti e Agenti Antipiastrinici: Aumenta il rischio di sanguinamento. Si raccomanda un attento monitoraggio.
  • Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI): Aumentano il rischio di sanguinamento gastrointestinale.
  • Antidiabetici: Non influenzano l'effetto clinico degli antidiabetici orali, ma possono causare variazioni nei livelli di glucosio nel sangue, richiedendo un monitoraggio del glucosio ematico.
  • Metotressato: Diclofenac può aumentare i livelli di metotressato, richiedendo cautela nella somministrazione.
  • Tacrolimus: Può aumentare la tossicità renale di tacrolimus.
  • Ciclosporina: Diclofenac può aumentare la nefrotossicità della ciclosporina.
  • Antibatterici Chinolonici: Rischio di convulsioni quando usati insieme a FANS.
  • **Colestipolo e Colestiramina**: Possono ritardare o diminuire l'assorbimento di diclofenac. Si consiglia di somministrare diclofenac almeno un’ora prima o 4-6 ore dopo questi farmaci.
  • Glicosidi Cardiaci: L'uso concomitante con FANS può esacerbare l'insufficienza cardiaca, ridurre il filtrato glomerulare e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi.
  • Mifepristone: Non si dovrebbero usare FANS per 8-12 giorni dopo la somministrazione di mifepristone, per non ridurne l'effetto.
  • Potenti Inibitori del CYP2C9: Si raccomanda cautela quando si prescrive diclofenac in concomitanza con questi farmaci (es. probenecid, sulfinpirazone, voriconazolo) perché possono aumentare significativamente la concentrazione plasmatica di picco e l’esposizione a diclofenac.

Effetti indesiderati

Gli eventi avversi più comunemente osservati riguardano il tratto gastrointestinale. Potrebbero manifestarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento GI, talvolta fatali, in particolare negli anziani. Le reazioni avverse sono riportate in ordine di frequenza, le più frequenti per prime, utilizzando la seguente convenzione: molto comune: (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10,000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.

  • Patologie del sistema emolinfopoietico
    • Molto raro: Trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia, anemia (emolitica e aplastica), agranulocitosi
  • Disturbi del sistema immunitario
    • Raro: Ipersensibilità, reazioni anafilattiche/anafilattoidi (ipotensione e shock), edema angioneurotico (incluso facciale)
  • Disturbi psichiatrici
    • Molto raro: Disorientamento, depressione, insonnia, incubi, irritabilità, reazioni psicotiche
  • Patologie del sistema nervoso
    • Comune: Cefalea, capogiri
    • Raro: Sonnolenza
    • Molto raro: Parestesia, compromissione memoria, convulsioni, ansia, tremori, meningite asettica, alterazioni gusto, accidenti cerebrovascolari
  • Patologie dell’occhio
    • Molto raro: Disturbi visione, visione offuscata, diplopia
  • Patologie dell’orecchio e del labirinto
    • Comune: Vertigini
    • Molto raro: Tinnito, peggioramento udito
  • Patologie cardiache
    • Molto raro: Palpitazioni, dolore toracico, insufficienza cardiaca, infarto miocardico
    • Non nota: Sindrome di Kounis
  • Patologie vascolari
    • Molto raro: Ipertensione, vasculite
  • Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    • Raro: Asma (inclusa dispnea)
    • Molto raro: Polmonite
  • Patologie gastrointestinali
    • Comune: Nausea, vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale, flatulenza, anoressia
    • Raro: Gastrite, emorragia gastrointestinale, ematemesi, diarrea emorragica, melena, ulcera gastrointestinale (con o senza sanguinamento o perforazione)
    • Molto raro: Colite (inclusa emorragica, esacerbazione di colite ulcerativa o morbo di Crohn), costipazione, stomatite (inclusa ulcerosa), glossite, disturbi esofagei, stenosi intestinale diaframma-simile, pancreatite
    • Non nota: Colite ischemica
  • Patologie epatobiliari
    • Non comune: Aumento delle transaminasi
    • Raro: Epatite, ittero
    • Molto raro: Insufficienza epatica
  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    • Comune: Eruzione cutanea, prurito
    • Raro: Orticaria
    • Molto raro: Eruzioni bollose, eczema, eritema, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), dermatite esfoliativa, alopecia, reazione di fotosensibilità, porpora, porpora allergica
  • Patologie renali e urinarie
    • Molto raro: Insufficienza renale acuta, ematuria, proteinuria, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale, necrosi papillare renale
  • Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    • Raro: Edema
    • Nota: Aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto miocardico, ictus) con l'uso di diclofenac, specialmente a dosi elevate (150 mg/die) e trattamenti a lungo termine

Sovradosaggio

  • Sintomi Non esiste nessun quadro clinico tipico conseguente al sovradosaggio di diclofenac. Il sovradosaggio può causare sintomi quali nausea, vomito, emorragia gastrointestinale, diarrea, cefalea, capogiri, sonnolenza, tinnito, incoscienza o convulsioni. In caso di avvelenamento significativo, sono possibili insufficienza renale acuta e danno del fegato. Potrebbero inoltre verificarsi ipotensione, depressione respiratoria e cianosi.
  • Misure terapeutiche La gestione dell’avvelenamento acuto da FANS, compreso diclofenac, consiste essenzialmente in misure di supporto e trattamento sintomatico, che devono essere adottati per complicazioni quali ipotensione, insufficienza renale, convulsioni, disturbo gastrointestinale e depressione respiratoria. Terapie specifiche, come diuresi forzata, dialisi o emoperfusione non sono probabilmente di aiuto nell'eliminare i FANS, incluso il diclofenac, a causa del loro forte legame alle proteine plasmatiche e del loro elevato metabolismo. Dopo l'ingestione di un sovradosaggio potenzialmente tossico si può considerare l’utilizzo di carbone attivo, mentre dopo l'ingestione di un sovradosaggio potenzialmente pericoloso per la vita si può considerare uno svuotamento gastrico (ad es. vomito, lavanda gastrica).

Effetti su guida veicoli e su uso macchinari

In genere non ci sono effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari con la bassa dose raccomandata e la breve durata del trattamento. I pazienti che manifestano disturbi visivi, capogiri, vertigini, sonnolenza o altri disturbi del sistema nervoso centrale durante l’uso di diclofenac, devono astenersi dal guidare e usare macchinari.

FlectorGo quante capsule contiene?

20 capsule molli.

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Scheda tecnica

Formulazione
Capsule

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Buon rapporto qualità/prezzo
rating 5 5 0.5

Prodotto utilizzato per emicrania. 20 capsule molli a prezzo molto scontato.


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